Tra le nuove scoperte il torio è un elemento chimico naturale che sta attirando l’attenzione come potenziale fonte di energia nucleare. È un metallo relativamente abbondante nella crosta terrestre ed è considerato più efficiente e sicuro rispetto all’uranio, attualmente utilizzato nei reattori nucleari convenzionali.
Il torio non è fissile di per sé, ma è fertile, il che significa che può essere trasformato in un isotopo fissile, come l’uranio-233, attraverso l’irradiazione neutronica. Questo processo avviene in reattori nucleari specializzati, spesso chiamati reattori a sali fusi o reattori al torio. Uno dei vantaggi principali di questa tecnologia è la maggiore efficienza del combustibile, poiché il torio produce meno scorie radioattive a lunga durata rispetto all’uranio o al plutonio.

Un altro beneficio significativo del torio è la sicurezza intrinseca. I reattori progettati per utilizzare il torio hanno spesso sistemi passivi di raffreddamento e possono essere progettati per evitare fusioni del nocciolo. Inoltre, il ciclo del combustibile al torio riduce il rischio di proliferazione nucleare, poiché produce quantità minime di plutonio utilizzabile per armi.
Nonostante i suoi vantaggi, ci sono ancora sfide da affrontare prima che il torio possa diventare una fonte energetica ampiamente utilizzata. Questi includono costi di sviluppo elevati, mancanza di infrastrutture adeguate e la necessità di ulteriori ricerche per ottimizzare i processi tecnologici. Tuttavia, con l’aumento della domanda di energia pulita e sostenibile, il torio potrebbe giocare un ruolo chiave nel futuro mix energetico globale.
Ricercatori cinesi hanno però scoperto nel sito di Bayan Obo in Mongolia giacimenti enormi di torio.
Questi giacimenti non sono ampiamente documentati o sfruttati su larga scala, ma è noto che la regione possiede risorse minerarie significative, inclusi minerali rari e radioattivi. Il torio è un elemento che si trova spesso associato a minerali come la monazite, e potrebbe essere presente in alcune aree minerarie della Mongolia, specialmente dove ci sono depositi di terre rare. Tuttavia, la mancanza di infrastrutture avanzate e il focus su altre risorse minerarie hanno limitato lo sviluppo specifico legato al torio nel paese.
I giacimenti di torio in Mongolia si trovano principalmente in alcune regioni ricche di minerali, ma la loro esplorazione e sfruttamento sono ancora in fase di sviluppo. La Mongolia ha un grande potenziale per diventare un attore significativo nel mercato globale del torio, soprattutto considerando l’interesse crescente per le tecnologie energetiche alternative e sostenibili.
Tuttavia, l’industria mineraria in Mongolia deve affrontare diverse sfide, tra cui questioni ambientali, politiche e infrastrutturali.
Il torio è spesso considerato un’alternativa promettente all’uranio come combustibile nucleare, grazie alla sua abbondanza e al suo potenziale di riduzione dei rifiuti radioattivi. Tuttavia, l’adozione su larga scala del torio presenta diverse sfide ambientali, che devono essere attentamente valutate e affrontate:
- Produzione di Rifiuti Radioattivi
Sebbene il ciclo del combustibile al torio produca meno rifiuti a lungo termine rispetto all’uranio, genera isotopi radioattivi come il protattinio-231 e il torio-228, che richiedono una gestione sicura per periodi di tempo significativi. La progettazione di strutture di stoccaggio adeguate è cruciale per minimizzare il rischio di contaminazione ambientale. - Estrazione e Impatti Minerari
L’estrazione del torio può avere effetti negativi sull’ambiente, come il degrado del suolo, l’inquinamento delle acque sotterranee e la produzione di scarti tossici. Inoltre, i depositi di torio sono spesso associati ad altri elementi radioattivi, aumentando la complessità della gestione dei residui minerari. - Rischio di Contaminazione durante la Lavorazione
Durante la lavorazione del torio per trasformarlo in combustibile nucleare, può verificarsi la dispersione di particelle radioattive nell’ambiente, rappresentando una minaccia per la salute umana e gli ecosistemi. È necessario implementare rigorosi protocolli di sicurezza per prevenire emissioni accidentali. - Gestione del Combustibile Esausto
Anche se il torio riduce la quantità di rifiuti nucleari a lunga vita, il combustibile esausto rimane altamente radioattivo e richiede soluzioni di stoccaggio sicure e sostenibili. La mancanza di infrastrutture adeguate per la gestione del combustibile esausto rappresenta una barriera significativa. - Emissioni di Radon
Il torio è una sorgente naturale di radon, un gas radioattivo che può essere rilasciato durante la sua estrazione e lavorazione. Questo rappresenta un rischio ambientale e sanitario, richiedendo misure di contenimento specifiche. - Impatto sulle Comunità Locali
Le attività di estrazione e lavorazione del torio possono avere un impatto negativo sulle comunità locali, in termini di qualità dell’aria, accesso all’acqua potabile e perdita di biodiversità. È essenziale coinvolgere le comunità nei processi decisionali e adottare pratiche di estrazione responsabili.
Conclusione
Nonostante il torio offra vantaggi significativi come combustibile nucleare, la sua adozione richiede un’attenta pianificazione per mitigare i potenziali impatti ambientali. Investire in tecnologie pulite, sviluppare regolamentazioni rigorose e promuovere una gestione responsabile sono passi fondamentali per garantire che il torio possa essere utilizzato in modo sostenibile nel futuro energetico globale.